Obiettivi del microfonaggio stereofonico


Focalizziamo l'attenzione sul microfonaggio stereofonico di un grande insieme (essemble) musicale e definiamo i nostri obiettivi. Il primo è un'accurata locazione, cioè la riproduzione degli strumenti deve farli apparire nello stesso posto in cui erano nell'esecuzione dal vivo. Quando ciò si raggiunge, gli strumenti al centro dell'insieme vengono accuratamente riprodotti a meta strada fra i due monitor; gli strumenti ai lati dell'insieme sono riprodotti dai monitor di destra e di sinistra; gli strumenti che si trovano in una posizione intermedie fra il centro e i lati dell'insieme vengono riprodotti in maniera corrispondente.

Effetti della locazione stereofonica



a) Posizionamento degli strumenti dell'orchestra (vista dall'alto);



b) immagini accuratamente localizzate fra i monitor  (percezione dell'ascoltatore;




c) effetto di restrizione dell'estensione sonora;



d) affetto di separazione esagerato

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La figura mostra i risultati di tre localizzazioni.
Nella figura A si vedono le posizioni dei vari strumenti in un'orchestra come sinistra, centrosinistra, centro, centrodestra e destra.
Nella figura B l'immagine degli strumenti è accuratamente riprodotta fra i due monitor. L'estensione stereofonica o la profondità del palco sono accuratamente riprodotte da un monitor all'altro.
Se i microfoni sono posizionati impropriamente, l'effetto risultante può essere o l'avvicinamento delle profondità del palco 
figura C oppure l'esagerata separazione figura D (da notare che un grande ensemble dovrebbe estendersi da un monitor all'altro mentre un quartetto, esempio, ha un'estensione minore).
Per giudicare  questi effetti della locazione stereofonica, è importante  posizionarsi correttamente rispetto ai due monitor. Bisogna sedersi ad una distanza pari a quella tra i due monitor. Di conseguenza essi appariranno inclinati di 60°, che è l'angolo per il quale solitamente un'orchestra si estende quando si ascolta in platea in posizione ideale (per esempio, in decima fila, in posizione centrale). se non ci si siede esattamente a metà fra i due monitor e ad uguale distanza da loro, le immagini si sposteranno verso il lato da cui si è seduti e diventeranno meno definite. se invece si allontanano i monitor di 1÷2 metri dal muro, i ritardi e gli indebolimenti delle prime riflessioni posso far degradare l'immagine stereofonica.
La dimensione riprodotta di uno strumento o di un insieme di strumenti dovrebbe eguagliare quella reale. Una chitarra dovrebbe essere una sorgente puntiforme, un piano o una sezione di violini dovrebbero avere una qualche estensione stereofonica. la localizzazione stereofonica di ciascuno strumento deve essere chiaramente definita come nella sala da concerto, come se fosse ascoltata dalla posizione ideale. Alcuni sostengono che le immagini riprodotte dovrebbero essere più brillanti della realtà per sopperire alla mancanza visiva dell'attacco sonoro, cioè se non si possono vedere gli strumenti nella riproduzione con i monitor, una maggior brillantezza delle immagini dovrebbe accrescere il realismo. la riverberazione riprodotta dell'ambiente della sala da concerto dovrebbe circondare l'ascoltatore oppure dovrebbe estendersi, per lo meno, fra i due monitor (come si vede nelle figure qui sotto)

Posizionamento accurato dell'immagine:
la posizione e la dimensione della sorgente sonora sono accuratamente riprodotte durante il riascolto, così come il campo riverberato;

(a) registrazione;

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La riverberazione raggiunge 
i microfoni da tutte le direzioni

(b) riascolto

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La riverberazione di solito 
raggiunge l'ascoltatore dalla parte 
anteriore e solo con alcuni sistemi 
da tutte le direzioni


Le tecniche stereofoniche do microfonaggio più usate riproducono la riverberazione
frontalmente in alto, su una linea ideale fra i monitor, cosicché non si ha la sensazione di essere immersi nell'ambiente. Per far sì che la riverberazione registrata "avvolga"
l'ascoltatore, c'è bisogno di monitor aggiuntivi posizionati davanti e dietro e di un
simulatore di riverbero aggiuntivo.
Comunque le registrazioni con microfoni distanziati producono artificialmente il senso di un certo avvolgimento.
Ci dovrebbe essere altresì un senso di profondità del palco. Gli strumenti delle prime file dovrebbero sembrare più vicini di quelli delle ultime.